Il Festival dello Sviluppo Sostenibile che si è tenuto a Parma lo scorso weekend mi ha portato due belle soddisfazioni: un evento utile e particolarmente riuscito organizzato dalla nostra associazione “il Taccuino di Darwin” e un importante premio che è stato assegnato all’azienda in cui lavoro da tanti anni occupandomi di ambiente, sicurezza e sostenibilità.
Ma andiamo con ordine: con il Taccuino di Darwin abbiamo organizzato l’evento “Terra, Cibo e Diritti. Dal globale al locale” e abbiamo invitato la giornalista Marta Gatti di Radio Popolare e dell’Osservatorio Diritti. Insieme a Laura Dello Sbarba dell’associazione ADA onlus e a Nicoletta Paci assessora del Comune di Parma, abbiamo toccato argomenti complessi dando avvio ad una discussione di qualità. Marta Gatti ci ha parlato delle sue inchieste in Africa e più precisamente nella Repubblica Democratica del Congo. Ci ha parlato di land grabbing, ovvero del fenomeno dell’accaparramento delle terre che in diverse città scatena guerre, atti di violenza e violazioni dei diritti umani. Abbiamo trattato argomenti forti per un aperitivo di sabato, ma lo abbiamo fatto volutamente per mantenere alta l’attenzione su problematiche che sembrano distanti da noi ma che invece ci toccano più o meno direttamente ogni singolo giorno. Volevamo dimostrare che si può fare un aperitivo in compagnia alternando riflessioni su temi importanti e momenti di leggera socialità; e la sala affollata lo ha confermato. Credo che dopo sabato siamo tornati a casa tutti più consapevoli. Abbiamo sentito nostri anche i problemi di alcune comunità africane solo fisicamente lontane da noi. E dopo sabato quando sentiremo parlare di land grabbing ricorderemo un aperitivo diverso dal solito, le storie di donne e uomini che lottano ogni giorno per il rispetto dei diritti umani e una giovane giornalista che si impegna non solo ad informare le persone ma anche a sensibilizzarle per spingere ognuno a fare la propria parte.
Sviluppo sostenibile è anche questo. La sostenibilità impone di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti e di estendere a tutti la possibilità di attuare le proprie aspirazioni ad una vita migliore. E’ ovvio che anche le attività produttive giocano un ruolo fondamentale in questo processo. Ed è per questo che sono stato contento di vedere l’azienda dove lavoro ormai da otto anni ricevere il premio “Ambasciatore della Responsabilità Sociale d’Impresa“. Lo considero un riconoscimento ad una realtà che negli anni si è impegnata tanto a lavorare nel rispetto dell’ambiente e delle persone. E sono contento di aver dato anch’io un piccolo contributo.
Quelle di sabato scorso sono state due belle soddisfazioni che mi spingono a continuare così: cercando in giro per l’Italia dei professionisti capaci e motivati, che ci aiutino ad aprire gli occhi su quello che sta succedendo oltre il nostro giardino di casa, e lavorando ogni giorno con impegno per uno sviluppo che sia davvero sostenibile.