Arrivederci Morris, tra ricordi e soddisfazioni

Il mio ultimo ufficio in Morris

Dopo nove anni di lavoro in Morris ho deciso di lasciare l’azienda per seguire nuovi progetti famigliari e professionali. Mi sento un po’ come quando si lascia qualcosa di caro, tipo una casa o un amico, perché in questi lunghi e intensi anni mi sono trovato sempre molto bene e ho amato il lavoro che svolgevo. Ci sono stati momenti difficili ma anche tante soddisfazioni. Ci sono stati anni che passavo più ore in ufficio che a casa, per cui è inevitabile sentire che sto lasciando una parte importante di me e per questo vorrei ricordare su questo diario virtuale alcuni dei momenti più significativi vissuti in Morris.

Tutto è iniziato con un annuncio online

Una delle prime soddisfazioni è stata quella di trovare un posto di lavoro senza passare da conoscenze o raccomandazioni. Ho semplicemente risposto ad un annuncio online in cui, tra l’altro, veniva richiesta una significativa esperienza sulle tematiche ambientali e di sicurezza sul lavoro. Io di esperienza non ne avevo, in compenso ero fresco di laurea ottenuta col massimo dei voti e stavo svolgendo un master e un corso abilitante proprio su quelle tematiche, per cui mi sono buttato. Ho fatto tre colloqui e alla fine è andata bene. Il 18 aprile 2011 ero “arruolato” e fin da subito immerso in mille cose nuove. L’inizio è stato duro e decisamente in salita ma ho sentito la fiducia di alcune persone che forse vedevano in me una risorsa che poteva dare tanto. Spero che la fiducia sia stata ricambiata, il tempo e i ruoli che ho ricoperto in questi anni sembrerebbero confermarlo, io di certo ho cercato di fare sempre del mio meglio.

Qualche numero e qualche soddisfazione

Nel marzo 2012 ho portato a termine la mia prima certificazione ambientale (ISO 14001). Per me è stata la prima grande soddisfazione professionale. Avevo lavorato sodo per mesi e fino alla notte prima, un po’ come si fa quando bisogna preparare l’esame più tosto all’università. Dovevo dimostrare di conoscere perfettamente l’intero Sistema di Gestione Ambientale e non volevo deludere chi aveva puntato su di me. L’ispezione, durata due giorni, andò molto bene e ricevetti i complimenti sia dell’ispettore che dei miei colleghi. In quel momento mi sono sentito a tutti gli effetti parte della realtà lavorativa Morris e ricordo che ho ringraziato i colleghi Alessandro Torsiglieri e Agnese Cacace che sono stati i miei maestri. Anche adesso mi sento di doverli ringraziare perché in questi nove anni mi hanno insegnato davvero tante cose che mi torneranno utili anche nelle mie prossime esperienze lavorative. Da loro ho imparato a lavorare con determinazione e precisione, non fermandomi ai primi ostacoli ma andando in fondo ad ogni cosa così da essere sempre pronto, perché anche nel mondo del lavoro gli esami non finiscono mai.

Locandina del convegno pubblico in cui ho partecipato come relatore in qualità di Responsabile Ambientale di Morris

L’anno seguente sono diventato Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 e vado orgoglioso del fatto che dal 2011 ad oggi la Morris ha ridotto le proprie emissioni di CO2 di 100 tonnellate e i rifiuti prodotti di 60 tonnellate. E’ un’azienda che ha sempre investito tanto nell’efficientamento energetico e nella qualità dei propri prodotti. Ovviamente il merito non è mio ma di tutti i colleghi che in questi anni hanno creduto nella sostenibilità e si sono impegnati a vario titolo per raggiungere gli obbiettivi ambientali e sociali che ci eravamo posti. Io fondamentalmente ho cercato di trasmettere alcuni concetti di sviluppo sostenibile a tutti i reparti aziendali, dalla produzione all’amministrazione, e di sensibilizzare i colleghi sull’importanza di lavorare nel rispetto delle persone e dell’ambiente.

In diverse occasioni ho presentato pubblicamente i risultati raggiunti nel campo della sostenibilità e sono sempre andato fiero di parlare in qualità di Responsabile Ambientale della Morris.

Primi lotti di gel igienizzante Morris donati all’Ospedale Maggiore di Parma

Vado anche orgoglioso del fatto che di recente, in piena crisi sanitaria e in mezzo a tante difficoltà economiche e organizzative, l’azienda ha saputo avviare da zero la produzione di gel igienizzante e ha deciso di donare a ospedali e carceri i primi lotti di produzione. Io in questo ho fatto ben poco, il grande merito va ai colleghi che hanno lavorato sodo anche durante la quarantena, ma sono stato contento nel constatare che anche in questa situazione l’azienda non ha ignorato l’importanza della propria responsabilità sociale. Voglio credere che la tanta beneficenza che abbiamo fatto in questi anni abbia davvero aiutato associazioni e organizzazioni di volontariato nella loro fondamentale attività.

Prospettive future

Come molti già sanno la Morris sta passando un periodo difficile anche se con molta probabilità riuscirà anche questa volta a “tenere botta” e proseguire le proprie attività. Lo spero sinceramente e sarò davvero felice se continuerà a lavorare. Io però ho deciso d’iniziare una nuova pagina professionale e soprattutto di dedicarmi maggiormente alla famiglia facendo per un po’ il papà a tempo pieno. Con Irene e con Davide mi trasferirò per un po’ di tempo all’estero, in Canada, per supportare i progetti lavorativi di Irene. Sarà però anche per me un’occasione di formazione e crescita professionale, ho infatti intenzione di seguire un master sulle tematiche di sostenibilità. L’obbiettivo è di tornare in Italia avendo maturato un profilo professionale più internazionale. D’altronde ho sempre pensato che viaggiare allarga la mente, fa crescere e permette di condividere buone prassi e innovazioni.

Inoltre ho in mente un nuovo progetto lavorativo, sempre nel campo ambientale e della sicurezza sul lavoro, che mi stimola molto e di cui vi darò conto sicuramente anche da questi schermi.

Alla Morris e ai colleghi che rimarranno auguro un nuovo inizio ricco di successi e soddisfazioni. Il mio non è un addio ma un arrivederci. Un po’ perché la vita è imprevedibile e poche cose sono definitive, un po’ perché qualcosa mi dice che il mio rapporto con la Morris rimarrà ancora a lungo.

Infine, vorrei ringraziare tutti i miei colleghi e i consulenti che mi hanno accompagnato in questi anni. Tra una cosa e l’altra sarebbero più di 200 persone per cui non ho lo spazio per ringraziarli tutti. Vi abbraccio a distanza e spero di rivedervi presto.

E ora si parte per nuove avventure! Stay connected!


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