Dopo tanto tempo torno a scrivere di politica su questi schermi. Ho sempre continuato a seguirla con interesse ma a causa dei tanti impegni non ho più reso pubbliche le mie riflessioni. Poche settimane fa si sono concluse le elezioni amministrative a Parma e proprio in queste ore si fanno sempre più concrete le possibilità di nuove elezioni nazionali nel prossimo autunno. Così, a più riprese, ho deciso che pubblicherò su questi schermi qualche riflessione personale su quello che succede nella mia città e sulla politica nazionale.
Parto proprio da Parma: lo scorso 26 giugno i miei concittadini hanno eletto al ballottaggio il professore Michele Guerra nuovo sindaco di Parma. Da ex-militante ed elettore di centrosinistra sono soddisfatto di come sono andate le elezioni. A dirla tutta ammetto che sono andate meglio di quanto sperassi. Ho sempre ritenuto Guerra un ottimo candidato, che ha dimostrato grandi capacità professionali e amministrative. Molti vedono in lui una sorta di continuità con l’amministrazione Pizzarotti – di fatto è stato l’assessore alla cultura negli ultimi cinque anni – ma a mio giudizio Guerra ha già dimostrato autonomia decisionale, capacità di mediazione e sintesi con le liste che lo hanno sostenuto in campagna elettorale e soprattutto uno stile comportamentale e comunicativo (pacato, rispettoso ma deciso) molto diverso da quello tenuto dall’ex-sindaco Pizzarotti, che in questi dieci anni ha peccato spesso di egocentrismo.
La discontinuità rispetto alla precedente amministrazione è confermata anche dalla nuova Giunta comunale. Di fatto solo un assessorato è stato assegnato ad un rappresentante di spicco della lista di Pizzarotti, quasi tutto il resto della squadra e la maggioranza del Consiglio comunale è di area PD, grazie all’ottimo risultato ottenuto dal Partito Democratico nelle elezioni.
Speravo anche che Europa Verde – Possibile, che seguo con interesse, riuscisse nella difficile impresa di eleggere almeno un consigliere comunale, e così è stato. Forte di un risultato superiore al 4%, il candidato sindaco dei Verdi, Enrico Ottolini, è riuscito ad entrare in consiglio e sono sicuro che col suo impegno le tematiche ambientali, a me molto care, saranno portare con decisione in discussione in Consiglio comunale.
Infine, sono contento che l’amica Caterina Bonetti e gli amici Lorenzo Lavagetto e Francesco De Vanna, abbiamo ottenuto tantissime preferenze e siano ora assessori della Giunta comunale. Con Caterina ci conosciamo da tanti anni e di lei ho avuto sempre tanta stima per le competenze, l’impegno e la passione che mette in ogni battaglia politica, soprattutto in merito alle tematiche legate ai diritti civili. A lei è sempre andato il mio voto. Lorenzo e Francesco li ho conosciuti nel “lontano” 2010, quando tutti noi eravamo dei giovani segretari PD dei rispettivi circoli di quartiere. Ho visto come lavorano e sono fiducioso del fatto che svolgeranno bene il loro nuovo ruolo di assessore.
Dopo 24 anni il centrosinistra è tornato a vincere le elezioni a Parma e si appresta ora a guidare la città per i prossimi 5 anni. Le aspettative sono tante, come tante saranno le difficoltà, ma sento che Parma è in buone mani per cui faccio sinceri auguri di buon lavoro al sindaco Michele Guerra, alla sua Giunta e ai membri del nuovo Consiglio comunale.
Se la situazione a Parma sembra serenamente stabilizzata, a Roma le cose stanno andando molto diversamente. Onestamente spero non si vada a elezioni anticipate, per vari motivi che vi dirò nei prossimi post, ma indipendentemente da quando finirà il Governo Draghi credo sia giunto il tempo per iniziare a riflettere e prepararsi alle prossime elezioni. Elezioni che si prospettano determinanti per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Anche di questo scriverò nei prossimi post.