Ricordo sempre con grande piacere gli anni dell’Università. Mi rendo conto che in quel periodo ho imparato tanto, ho conosciuto studenti dalle grandi capacità e professori che mi hanno trasmesso la voglia di conoscenza e l’importanza di approfondire le complessità. Ho avuto la fortuna di studiare ciò che davvero mi interessava e sentivo che stavo davvero prendendo il mio posto nel mondo e che, una volta finiti gli studi, avrei potuto dare un contributo concreto allo sviluppo della società.
In realtà so bene che l’Università non è tutta rosa e fiori e anzi, spesso la stessa istituzione non si pone come motore del cambiamento e del progresso come potrebbe (e dovrebbe) essere, soprattutto in Italia. Ma ciò che è certo è che tanti studenti, dottorandi e ricercatori sanno fare cose grandiose; senza bisogno di grandi risorse economiche perché a muoverli non è certo la sete di potere ma la voglia di condividere idee e scoperte, mostrando, giustamente, tutte le conoscenze e le competenze acquisite con lo studio.
A tal proposito vi segnalo il progetto “Idee In Bozza” che dopo il successo dell’anno scorso ripartirà quest’anno con un nuovo ciclo di seminari filosofici presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Parma (sempre all’ora di pranzo).
Idee In bozza è un ciclo di seminari promosso dagli studenti di filosofia dell’Università di Parma a cui tutti possono partecipare come relatori o uditori. E’ uno spazio per esercitarsi nell’esposizione di tesine/progetti di tesi/progetti di dottorato/paper, e un’occasione per ricevere feed-back e consigli. Idee in bozza valorizza il confronto e la discussione informale e simposiale (è possibile portarsi il pranzo durante il seminario).
Quest’anno il progetto è organizzato dall’associazione Vita Activa in collaborazione con l’Università di Parma e verrà inaugurato da Irene che è stata ideatrice e coorganizzatrice del progetto. Di seguito riporto la presentazione del suo seminario e vi invito a partecipare e a seguire l’intero calendario.
Lo staff di Idee In Bozza è lieto di annunciare il primo seminario del ciclo 2018/2019.
Prima speaker di questa stagione è Irene Binini (PhD, University of Freiburg/University of Oxford) con un intervento titolato: “La distinzione de re/de dicto: una scoperta logica del XII secolo”.
Vi aspettiamo numerosi Lunedì 29 Ottobre presso l’aula A1 del plesso di Lettere e Filosofia in via D’Azeglio 85 (Parma).
Ecco l’abstract:
“la distinzione tra interpretazione de re e interpretazione de dicto è una distinzione fondamentale nella logica modale e in molti altri contesti della filosofia del linguaggio contemporanea. L’identificazione di questa ambiguità semantica delle proposizioni modali è esplicitamente riconosciuta e teorizzata per la prima volta nella storia della logica da Pietro Abelardo, che ne discute in entrambi i suoi maggiori testi logici: la Dialectica e la Logica Ingredientibus. Nella mia presentazione cercherò di mostrare che, nonostante Abelardo sia in effetti il primo a fare un uso consapevole della distinzione de re/de dicto nella propria logica modale, un dibattito su tale distinzione, e in generale sulla forma logica delle proposizioni modali, è già presente in alcuni altri testi – tutt’ora inediti – risalenti ai primi anni del XII secolo, e antecedenti alle opere di Abelardo. Mostrerò anche in che modo la teoria di Abelardo sulla distinzione de re/de dicto si modifica e si evolve nel tempo che intercorre fra la scrittura della Dialectica e il suo commento al De Interpretatione di Aristotele. Infine, sempre sulla base di diversi testi inediti della prima metà del 1100, discuterò di come la distinzione abelardiana viene recepita dai suoi contemporanei e come essa è applicata nei testi dei suoi successori”.