Da alcune estati passo un po’ di giorni di ferie nella casa di montagna sull’Appennino parmense. In queste giornate di agosto da “bollino rosso” nelle autostrade, di spiagge piene in ogni angolo, di prezzi alle stelle per affittare stanze d’albergo e B&B, mi piace potermi isolare (con Irene) nella tranquilla montagna e passare il tempo a leggere, scrivere, riflettere e fare lunghe escursioni.
La settimana scorsa abbiamo fatto una camminata sui monti durata due giorni. Abbiamo percorso una tappa dell’Alta Via dei Parchi partendo da Prato Spilla e arrivando al Passo del Cerreto (circa 8 ore di percorso). Abbiamo dormito nell’albergo che c’è al Passo e siamo tornati al punto di partenza. E’ stata un’escursione bellissima! Dal punto di vista naturalistico è davvero imperdibile e anche i panorami che si vedevano dalle cime dei monti erano di una bellezza indescrivibile. Io e Irene abbiamo intenzione di scrivere un articolo per raccontare questa tappa e mostrarvi le foto, per cui non mi dilungo ulteriormente e vi avviso quando uscirà il pezzo.
Qui ogni momento è buono per prendere in mano un libro e perdersi tra i vari racconti. Irene ne ha già divorati tre, io sto concludendo “I sommersi e i salvati” di Primo Levi. Forse non è la lettura più indicata per rilassarsi e sgombrare la mente dalle preoccupazioni, ma è un libro che mi sta facendo molto riflettere e mi sta piacendo. Aiuta a capire che nella vita non è tutto o bianco o nero, ma che in ogni esperienza c’è una zona grigia, e per conoscere e risolvere i problemi dell’uomo – e della società – è necessario approfondire ogni aspetto e rendersi conto che le cose sono sempre più complesse di quanto spesso sembrano.
Il libro di Levi fa capire chiaramente che la vita tante volte è ingiusta e che l’uomo è capace di azioni di una crudeltà inimmaginabile, che l’uomo è capace di una violenza inutile. Violenza inutile è il titolo di uno dei capitoli del libro ed è quello che più mi ha fatto riflettere ma che mi spinge a dei pensieri molto più grandi di me. Pensieri che portano a chiedermi: perché la violenza (compresa quella scritta e verbale) è così essenziale nell’essere umano e perché la storia umana è costellata di eventi dolorosi come le guerre, le torture e i campi di sterminio? Sono pensieri che, forse, vanno oltre la vita terrena e a cui non trovo risposta.
Credo comunque giusto approfittare dei giorni di vacanza per riflettere anche su questi temi. La nostra quotidianità è frenetica e la nostra mente è piena di problemi ben più concreti e a breve termine.
Riflessioni a parte, in questi giorni leggo e mi rilasso. Sto bene e faccio lunghe camminate con Irene. Mi godo questa nuova settimana di ferie e incomincio a pensare ai progetti futuri. Ma di questi ve ne parlerò in un prossimo post.